Diagnosi del disturbo

 

Le Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento (D. M. 12 luglio 2011) affermano che l’attività di identificazione si deve esplicare comunque in tutti gli ordini e gradi di scuola. Negli ultimi anni sta emergendo il fenomeno delle diagnosi tardive soprattutto nella scuola secondaria di secondo grado, dove l’aumento delle richieste scolastiche e del carico di studio mette in crisi i meccanismi di compenso spontaneamente adottati dai ragazzi per attenuare le conseguenze del disturbo. Inoltre, alcuni genitori non rinnovano la diagnosi al momento dell’iscrizione alla scuola secondaria di secondo grado, nella convinzione errata che la dislessia sia un disturbo che riguarda i primi anni di scolarizzazione oppure per il timore che il figlio possa essere discriminato. A questo fine, occorre che tutta la comunità scolastica educhi gli alunni con DSA e i loro compagni alla serena accettazione di questa peculiarità rispetto all’apprendimento e delle necessarie misure e degli strumenti che questa richiede.

Passi previsti dalla legge 170/2010 Art. 3:

Individuazione degli alunni con difficoltà di apprendimento: in 1^ e 2^ primaria individuazione precoce secondo Delibera 1766/2015 Emilia Romagna: PROTOCOLLO DI INTESA PER LE ATTIVITÀ DI INDIVIDUAZIONE PRECOCE DEI CASI SOSPETTI DI DSA.

  •     Dalla terza primaria in poi osservazione sistematica dei soggetti in difficoltà
  •     Svolgimento di attività di recupero didattico mirato
  •     In caso di difficoltà persistenti, nonostante l’attività di recupero didattico mirato, comunicazione    (del dirigente scolastico) alla  famiglia degli esiti degli interventi e segnalazione dell’opportunità che la famiglia richieda una valutazione specialistica(specifica relazione consegnata dalla scuola alla famiglia legge 170/2010 art. 3 comma3)                                    
  •     Attivazione iter diagnostico (presso il servizio sanitario nazionale o struttura accreditata)
  •     Consegna della diagnosi, da parte della famiglia, alla scuola.

Ultima revisione da Deborah Comper