Quando la solidarietà diventa tradizione! Anche quest’anno il mercatino di Natale scende in campo.
Il Natale è alle porte e al “Maria Luigia” si respira aria di festa. Una festa che, come ogni anno, coinvolge non soltanto gli allievi della Scuola Primaria e delle prime classi della Scuola Secondaria di Primo Grado (e, come abitudine ormai consolidata, anche delle allieve del Convitto femminile), ma tutta la comunità educante perché ad entrare in campo, anzi, a scuola, è un’aria davvero speciale: è l’aria di chi, nei momenti di gioia, non si dimentica dei più fragili, dei più deboli, di coloro che necessitano di un supporto prodigioso ma non acquistabile, ossia il supporto empatico, solidale. E questo sostegno, questa base di appoggio magica arriva dai più piccoli che, accompagnati amorevolmente dagli adulti, si attivano per far sì che le vibrazioni del loro cuore arrivino ai cuori dei loro coetanei meno fortunati.
“Bambini che aiutano bambini”: è questo il motto che accompagna il consueto mercatino di Natale di questa scuola storica della città ducale che non distoglie il suo tradizionale sguardo sensibile e attento verso i più piccoli. Grandi e piccini, infatti, sin dalla seconda metà di novembre, si muovono sincronicamente per dare vita alla magia del Natale in quel luogo in cui è necessario lasciare sempre accesa la luce della vivacità e della speranza: l’Ospedale dei Bambini di Parma.
Non è un caso che il mercatino di Natale sia un virtuoso esempio di come una comunità scolastica sia capace di infondere, in maniera del tutto naturale, il senso civico anche ai più piccoli che, per questa occasione, sfoderano pure il loro “sorriso a 32 denti” per rendere appetibili all’acquisto i loro manufatti, le loro creazioni “home made”. Venerdì 12 dicembre 2025, infatti, dalle 12:00 alle 18:00, i frutti del loro lavoro verranno messi in vendita (nella realtà viene richiesta un’offerta libera!) e il ricavato verrà devoluto per intero al reparto di oncoematologia pediatrica dell’Ospedale dei Bambini.
Del resto, non sarebbe magia del Natale se una comunità educante non fosse in grado di intrecciare le sue mani con quelle delle famiglie per avanzare insieme verso un fine comune. E il fine comune, diciamolo pure, c’è tutto!
Buone festività!
Tina Cancilleri
Ultima revisione da CATALDO ROCCO RUSSO
