Progetto Comunitas
Progetto ComunitasIl Progetto Comunitas tra solidarietà e egoismo:gli alunni di 2° Classico e 4° Europeo leggono Amartya Sen Il progetto Comunitas riguarda le ultime classi dei licei di Parma e i rispettivi insegnanti di Filosofia. La prima edizione, dedicata al tema “Libertà ed uguaglianza”, si è svolta nel 2013. Nel 2014 il fuoco della ricerca è stato “Individuo e comunità”, l'anno scorso si è parlato della felicità e quest'anno la tematica ha avuto come interesse la dicotomia “Egoismo e Solidarietà”. |
Nel progetto, i docenti coinvolti scelgono un tema di rilevante interesse sociale e individuano una serie di opere su cui le singole classi lavorano nei mesi successivi. Al termine di questo percorso le classi, o dei loro portavoce, presentano i risultati del loro lavoro in una sede pubblica, il cinema Astra, alla presenza delle classi stesse. La presentazione avviene, nell’arco di circa 20 minuti, in modo creativo, con il ricorso a powerpoint, video, musiche, azioni sceniche, prodotti artistici. Dopo ogni relazione un esperto stimola la discussione per una decina di minuti.
Quest'anno le scuole coinvolte, oltre al Convitto Nazionale Maria Luigia, sono state i licei Romagnosi, Bertolucci, Marconi, Toschi e la Scuola per l'Europa.
Come abbiamo lavorato noi del Maria Luigia?
Gli alunni del Convitto Nazionale Maria Luigia (classi 2 Classico e 4 Europeo) hanno analizzato, insieme alle prof.sse Nicoli e Pesci, il testo di Amartya Sen Identità e violenza.
Dopo la lettura sono stati gli alunni a scegliere la modalità attraverso la quale proporre le riflessioni emerse durante le discussioni effettuate sia nelle rispettive classi, sia in alcuni momenti comuni. L'idea che ne è scaturita è stata quella di realizzare un video in cui alcune identità (presentate in forma un po' stereotipata) dialogassero tra loro con i commenti di Amartya Sen. Nello specifico il video, della durata di circa sedici minuti, si svolge in un bar in cui, nei diversi tavolini, dialogano le seguenti identità in conflitto:
- Nazionalità: mondo occidentale/mondo arabo
- Genere: uomo/donna
- Professione: imprenditore/impiegato
- Religione: cristiano/musulmano
Alla fine di ogni dialogo, la telecamera si sposta su Amartya Sen che, impegnato a scrivere il suo libro a un tavolo dello stesso bar, commenta i dialoghi appena ascoltati, mettendo in luce la necessità di trovare punti in comune anziché muoversi sul livello dello scontro.
Il video si conclude con i fogli scritti da Sen che, a causa del vento, cadono a terra. La cameriera-filosofa che durante i dialoghi ha portato bevande e panini, si mette a leggere parti del libro e a commentare personalmente in merito alla necessità di non “miniaturizzare” gli individui secondo un unico criterio di identità. Ciascuno di noi possiede identità plurali e solo riconoscendo tale complessità, dando valore alle nostre diverse affiliazioni si possono evitare violenze e odi settari.
Anche le civiltà, inoltre, sono tra loro collegate, ad esempio attraverso gli scambi culturali che da sempre uniscono i popoli, si veda l'esempio della matematica araba e del suo influsso sul modo occidentale L'intervento della cameriera si conclude con le parole di Sen che propongono, come momento più alto di solidarietà, quello relativo alla comune appartenenza al genere umano. Tali parole rievocano, nella mente della giovane filosofa intenta a sistemare i tavoli, il monito di Einstein che nel 1955, in quello che diventerà Il manifesto Russell-Einstein, considerava il pericolo derivato dal proliferare degli ordigni bellici e invitava gli esseri umani a mettere da parte ogni ostilità nel nome dell'appartenenza ad un'unica specie biologica di cui nessuno può augurarsi la scomparsa.
Progetto Comunitas
Ultima revisione da CATALDO ROCCO RUSSO